MATEMATICA

SCHEDA INTRODUTTIVA
MATEMATICA

Dal 21 novembre Matematica dalla Cina: le bacchette, l’abaco, i tangram, i giochi di strategia CNR Istituto per le applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” IAC

«La matematica è un gioco dalle regole semplicissime, incomprensibili sulla carta»
David Hilbert


Quante volte ci è capitato durante i compiti di matematica risolvere sistemi di equazioni lineari, usando metodi come
quello di Gauss? Ebbene ognuno ha avuto la sua esperienza in campo, ma pochi sanno che il metodo di risoluzione di questo tipo di sistema fu “ripreso” da Gauss 1500 anni dopo che fu ideato da matematici Cinesi (II – III secolo a.C.) che inserirono questo metodo e tant’altro nel libro Chiu Chang. Questo è solo uno dei molti libri sulla matematica e le sue applicazioni (nell’astronomia come nella geometria) che i Cinesi scrissero nell’antichità, prima ancora dei matematici occidentali.
Il compimento di queste teorie e metodi fu catalizzato dall’uso di bacchette da calcolo, veri e propri “regoli” ancestrali, che riproducevano le dita delle mani: arrivati a cinque bacchette si cambia disposizione per indicare di esser oltre il quinto “dito” e così via fino alle centinaia e migliaia. Successivamente con l’introduzione di bacchette rosse e nere furono introdotti nel sistema anche i numeri relativi, aprendo la strada a molte più operazioni matematiche complesse. Un altro strumento, ancora usato in Cina, è l’abaco. L’abaco cinese è particolare: è diviso in due parti da una asta orizzontale, la parte in alto dispone di file di due palline (che valgono 5) mentre la parte inferiore ci sono file di 5 palline (che valgono 1).

Ma il cursus sulla matematica non si fermerà semplicemente a nozioni riguardanti i calcoli. Infatti potremo conoscere giochi matematici antichi, rompicapi che hanno una storia secolare. Il Tangram è un antico gioco ancora in uso che sfrutta la geometria: ci si serve di: • 5 triangoli (di varia misura); • 1 quadrato; • 1 parallelogramma; La leggenda narra che un antico monaco diede in regalo ad un suo discepolo un quadrato di porcellana ed un pennello, dicendogli di viaggiare intorno al mondo per dipingere sul quadrato le meraviglie del mondo. Emozionato il discepolo fece cadere per terra il dono e questo si ruppe in sette pezzi, ma gli servì a scoprire che con quei pezzi non avrebbe dovuto più viaggiare per il mondo, poiché tutto ciò che c’era di bello poteva disegnarlo con quei pezzi. Significativi sono i due giochi Xiang-qi (detti anche scacchi cinesi) e il Go noto in Cina come Wéiqí. Questi giochi, ancora praticati, richiedono una vera e propria abilità da stratega formidabile, tant’è che, si narra, l’imperatore Yao (2337 – 2258 a.C.) ordinò la creazione di quello che poi sarà il Go per educare suo figlio alla disciplina, alla concentrazione e al controllo. Insomma non solo matematica pura, ma una vera e propria riscoperta di questa nelle sue applicazioni, dalle equazioni alla strategia di gioco, usando come mezzo di trasporto un drago cinese. E voi cosa vedete?

L’IAC che visiteremo (Istituto per le applicazioni del Calcolo) si occupa di sviluppare metodi matematici, statistici e computazionali molto avanzati rivolti alla soluzione di problemi di rilevanza per la società e il mondo dell’industria. Di sicuro sorgeranno curiosi interrogativi, potrai girare le tue domande agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita. Dopo la giornata all’IAC ogni classe raccoglierà le proprie impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso. Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza.

Non ci resta che farti l’in bocca al lupo e per qualsiasi informazione scrivi a scienziatoperungiorno@gmail.com e visita scienziatoperungiorno.blogspot.com indirizzando qualsiasi dubbio o domanda a Mattia e Giuseppe, che sono i tuoi referenti per “Scienziato per un giorno”.

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