RICERCA AEROSPAZIALE

SCHEDA INTRODUTTIVA

RICERCA AEROSPAZIALE

Visita ad impianti del cira: PWT - galleria del vento al plasma; IWT - galleria del vento per il ghiaccio, LISA - laboratorio per impatto al suolo di grandi strutture aerospaziali)
mercoledi 26 novembre 2008
h 9:00 – 13:00
Via Maiorise, Capua (CE)

Allo sviluppo di competenze in diversi settori avanzati quali ad esempio i sistemi di volo, l'aerotermodinamica, le strutture e i materiali, il CIRA affianca l'ideazione, la progettazione e la realizzazione di impianti di test e qualifica unici al mondo come il L.I.S.A. (Laboratorio per prove di Impatto su Strutture Aerospaziali), l'IWT (Icing Wind Tunnel) per le prove in condizioni di ghiaccio, e il PWT (Plasma Wind Tunnel) per la simulazione del rientro dei velivoli in atmosfera. LISA è un laboratorio finalizzato in generale allo svolgimento di attività numerico-sperimentali relative ai fenomeni d’impatto ad alta energia d’urto di strutture aerospaziali; ed in particolare all’approfondimento della sicurezza passiva in campo aeronautico.
Per le attività sperimentali sono disponibili le seguenti macchine di prova:



1. Grande Macchina d’Impatto

2. Macchina per prove di ammaraggio forzato e atterraggio in emergenza
3. Torre di Caduta.


L’Icing Wind Tunnel, invece, consente di effettuare ricerche avanzate su quelli che sono i principali aspetti che determinano la formazione del ghiaccio in volo. Esso consente la realistica riproduzione a terra del comportamento in condizioni di ghiaccio, di parti di aeromobili, nonchè la valutazione sperimentale del funzionamento di vari dispositivi anti-icing e de-icing.

Ancora, il più grande ed avanzato impianto al mondo che consente di effettuare prove sia di tipo aerodinamico che in ghiaccio, l’
IWT è l’unica facility in grado di riprodurre contemporaneamente le reali condizioni di quota, temperatura, umidità e velocità che si incontrano durante il volo. L'IWT è una galleria del vento a circuito chiuso che consente di riprodurre a terra, in un ambiente del tutto sicuro, controllato e ripetibile, le reali condizioni di volo all’interno di una nuvola. Ciò comporta la possibilità di avere accrescimento di ghiaccio su diverse parti sensibili del velivolo. In alcune condizioni tale accrescimento di ghiaccio può essere tale da non consentire al velivolo di continuare a sostenersi in volo.

Infine, il
PWT è l’unico impianto al mondo che consente prove termo-strutturali su modelli di grandi dimensioni o in scala reale 1:1. In particolare, Scirocco è una Galleria del Vento ipersonica al Plasma. Il getto di plasma può raggiungere fino a circa 2 m di diametro , una temperatura di 10000 °K. Con tale impianto è possibile simulare sperimentalmente le condizioni termiche a cui sono soggetti i veicoli spaziali rientranti nell’atmosfera terrestre. Le prove consentono di verificare le caratteristiche di resistenza termostrutturale dei materiali o delle strutture adibite alla protezione termica dei veicoli spaziali. L’impianto permette prove di durata fino a 30 minuti, di tipo statico, mantenere cioè costanti le condizioni del flusso, o di tipo dinamico, ossia variando le condizioni del flusso in modo da riprodurre le differenti fasi di una reale traiettoria di rientro.

Di sicuro da questo affascinante percorso sorgeranno curiosi interrogativi: queste domande puoi formularle per poi girarle agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita.


Dopo il percorso ogni classe raccoglierà le proprie impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso. Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza.
Non ci resta che farti l’in bocca al lupo e per qualsiasi informazione scrivi a scienziatoperungiorno@gmail.com e visita il blog scienziatoperungiorno.blogspot.it scrivendo direttamente a Giuseppe e Mattia.

OTTICA


SCHEDA INTRODUTTIVA

OTTICA

Mercoledì 26 e venerdì 28 novembre 2008

h 10.30-12.30

CNR Istituto Nazionale di ottica Applicata (INOA)


L' ottica un settore scientifico appartenente alla fisica ma da essa separata, con una propria comunità scientifica e identità. Descrive il comportamento e le proprietà della luce e l'interazione della luce con la materia.

Il settore di ricerca di questa disciplina riguarda i fenomeni ottici, sia per spiegarli che per ottenere dei risultati che spostino più in avanti il progredire della ricerca.

Mercoledì 26 e venerdì 28 novembre le classi coinvolte nel progetto “Scienziato per un giorno” visiteranno il laboratorio dell’Istituto Nazionale di ottica Applicata (INOA) a Pozzuoli. L’INOA svolge attività di ricerca finalizzate allo sviluppo di tecnologie avanzate nel campo dell’ambiente, delle biotecnologie, dei beni culturali, e delle micro e nano tecnologie. In particolare l’ente si occupa di: sorgenti laser, spettroscopia, scienza della visione, tecniche di imaging tridimensionali, sensori in fibra ottica, l’ottica quantistica, la microscopia e le tecnologie di microfluidica e optofluidica.

L’itinerario scientifico proposto nell’area tematica di “Ottica” prevede la visita ai laboratori con esperienze dimostrative su cosa si può fare otticamente.

Di sicuro sorgeranno curiosi interrogativi.

Queste domande puoi formularle per poi girarle agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita.

Dopo l’esperienza ai laboratori ogni classe raccoglierà le proprie impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso. Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza.

Non ci resta che farti l’in bocca al lupo e per qualsiasi informazione scrivi a scienziatoperungiorno@gmail.com e visita scienziatoperungiorno.blogspot.com indirizzando qualsiasi dubbio o domanda a Marianna e Mattia, che sono i tuoi referenti per “Scienziato per un giorno”.

Per maggiori informazioni sull’INOA visita il sito: http://www.inoa.it/Napoli/

MATEMATICA

SCHEDA INTRODUTTIVA
MATEMATICA

Dal 21 novembre Matematica dalla Cina: le bacchette, l’abaco, i tangram, i giochi di strategia CNR Istituto per le applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” IAC

«La matematica è un gioco dalle regole semplicissime, incomprensibili sulla carta»
David Hilbert


Quante volte ci è capitato durante i compiti di matematica risolvere sistemi di equazioni lineari, usando metodi come
quello di Gauss? Ebbene ognuno ha avuto la sua esperienza in campo, ma pochi sanno che il metodo di risoluzione di questo tipo di sistema fu “ripreso” da Gauss 1500 anni dopo che fu ideato da matematici Cinesi (II – III secolo a.C.) che inserirono questo metodo e tant’altro nel libro Chiu Chang. Questo è solo uno dei molti libri sulla matematica e le sue applicazioni (nell’astronomia come nella geometria) che i Cinesi scrissero nell’antichità, prima ancora dei matematici occidentali.
Il compimento di queste teorie e metodi fu catalizzato dall’uso di bacchette da calcolo, veri e propri “regoli” ancestrali, che riproducevano le dita delle mani: arrivati a cinque bacchette si cambia disposizione per indicare di esser oltre il quinto “dito” e così via fino alle centinaia e migliaia. Successivamente con l’introduzione di bacchette rosse e nere furono introdotti nel sistema anche i numeri relativi, aprendo la strada a molte più operazioni matematiche complesse. Un altro strumento, ancora usato in Cina, è l’abaco. L’abaco cinese è particolare: è diviso in due parti da una asta orizzontale, la parte in alto dispone di file di due palline (che valgono 5) mentre la parte inferiore ci sono file di 5 palline (che valgono 1).

Ma il cursus sulla matematica non si fermerà semplicemente a nozioni riguardanti i calcoli. Infatti potremo conoscere giochi matematici antichi, rompicapi che hanno una storia secolare. Il Tangram è un antico gioco ancora in uso che sfrutta la geometria: ci si serve di: • 5 triangoli (di varia misura); • 1 quadrato; • 1 parallelogramma; La leggenda narra che un antico monaco diede in regalo ad un suo discepolo un quadrato di porcellana ed un pennello, dicendogli di viaggiare intorno al mondo per dipingere sul quadrato le meraviglie del mondo. Emozionato il discepolo fece cadere per terra il dono e questo si ruppe in sette pezzi, ma gli servì a scoprire che con quei pezzi non avrebbe dovuto più viaggiare per il mondo, poiché tutto ciò che c’era di bello poteva disegnarlo con quei pezzi. Significativi sono i due giochi Xiang-qi (detti anche scacchi cinesi) e il Go noto in Cina come Wéiqí. Questi giochi, ancora praticati, richiedono una vera e propria abilità da stratega formidabile, tant’è che, si narra, l’imperatore Yao (2337 – 2258 a.C.) ordinò la creazione di quello che poi sarà il Go per educare suo figlio alla disciplina, alla concentrazione e al controllo. Insomma non solo matematica pura, ma una vera e propria riscoperta di questa nelle sue applicazioni, dalle equazioni alla strategia di gioco, usando come mezzo di trasporto un drago cinese. E voi cosa vedete?

L’IAC che visiteremo (Istituto per le applicazioni del Calcolo) si occupa di sviluppare metodi matematici, statistici e computazionali molto avanzati rivolti alla soluzione di problemi di rilevanza per la società e il mondo dell’industria. Di sicuro sorgeranno curiosi interrogativi, potrai girare le tue domande agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita. Dopo la giornata all’IAC ogni classe raccoglierà le proprie impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso. Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza.

Non ci resta che farti l’in bocca al lupo e per qualsiasi informazione scrivi a scienziatoperungiorno@gmail.com e visita scienziatoperungiorno.blogspot.com indirizzando qualsiasi dubbio o domanda a Mattia e Giuseppe, che sono i tuoi referenti per “Scienziato per un giorno”.

SCIENZE NATURALI

SCHEDA INTRODUTTIVA

SCIENZE NATURALI

Centro Museale Federico II

Via Mezzocannone 8; Largo San Marcellino 10, Napoli

lunedì 24 novembre 2008

Visita Real Museo Mineralogico; visita Museo Zoologico; visita Museo di Antropologia; visita Museo di Paleontologia


I Musei scientifici universitari non sono una istituzione recente nella storia dell’Università Federico II: essi furono istituiti prevalentemente nel secolo scorso in un clima culturale che vide coinvolta la monarchia borbonica.


Furono in quel periodo favoriti gli scambi culturali tra studiosi napoletani e di altre città europee e furono finanziate campagne scientifiche finalizzate allo sfruttamento delle risorse minerarie. I minerali raccolti vennero riuniti e catalogati e nel 1801 fu istituito il primo Museo, quello di Mineralogia ch
e ebbe per sede il salone della Biblioteca del Collegio dei Gesuiti, dove ancora oggi trova la sua sistemazione. Tra il 1801 ed il 1890 furono istituiti altri due musei: quello di Zoologia nel 1811, e quello di Antropologia nel 1881. Molto più tardi, nel 1932, venne istituito il Museo di Paleontologia come gemmazione da quello di Mineralogia.

I Musei scientifici in quel periodo venivano frequentati da studiosi e ricercatori che trovavano materiale idoneo per condurre le ricerche scientifiche, ma non erano aperti sistematicamente al pubblico.


Nel XX secolo, a partire dagli anni 30, in seguito ai danni causati dagli eventi bellici della seconda guerra mondiale, i Musei andarono rapidamente decadendo. Nel museo di Zoologia crollò una parte del Salone, e le collezioni furono quasi dimezzate, nel Museo di Paleontologia, una bomba incendiaria distrusse la collezione di pesci fossili ritrovati a Bolca (VR), risalenti al periodo geologico dell’Eocene, alcune collezioni del Miocene, fossili di mammiferi e manufatti di notevole interesse paleontologico.

A tale decadenza strutturale, in questo periodo, si aggiunse anche il mutato atteggiamento culturale del mondo scientifico, che non vedeva più il museo come centro di interesse scientifico, ma puro deposito d’oggetti più o meno interessanti, ma poco utili allo studioso e al ricercatore moderno.


L’Università degli Studi di Napoli Federico II ha voluto aprire alla città i suoi quattro antichi Musei Scientifici, alcuni mai aperti al visitatore occasionale. Per portare avanti tale iniziativa si iniziò con il riallestimento delle sale espositive, ed in seguito con la riorganizzazione delle collezioni. Alla fine di questa fase i musei sono stati definitivamente aperti al pubblico il 7 maggio 1994.

Hai domande? Puoi formularle per poi girarle agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita.

Dopo il percorso ogni classe raccoglierà le proprie impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso. Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza.

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FISICA DELLE PARTICELLE


SCHEDA INTRODUTTIVA
FISICA DELLE PARTICELLE
POLO SCIENZE, Università Federico II

via Cintia, complesso Monte Sant’Angelo, Napoli
lunedì 24 novembre 2008
martedì 25 novembre 2008
mercoledì 26 novembre 2008
giovedì 27 novembre 2008
venerdì 28 novembre 2008

h 10,00 -12,00
Visita all’ Acceleratore elettrostatico Tandem HVEC TTT-3 da 3MV al terminale

Visita al laboratorio "MODA" (Modular Oxide Deposition Apparatus)

Visita al laboratorio LIDAR (Light Identification Detection And Ranging)

CNR - INNOVA centro regionale di competenza per lo sviluppo ed il trasferimento dell’innovazione applicata ai beni culturali e ambientali
venerdì 21 novembre 2008
h 10,00 -12,00

Visita al laboratorio CIRCE (centro di ricerche e servizi isotopici per i beni culturali ed ambientali) per la datazione attraverso radiocarbonio con acceleratore di particelle
struttura ex-CIAPI in Viale Carlo III, San Nicola La Strada (Caserta)


Mentre nel resto del mondo, capofila la NASA, viene esplorato il cosmo nella sua immensa vastità, in Europa si studia la fisica delle più piccole particelle conosciute, le cosiddette particelle elementari.

Ma cos’è un acceleratore di particelle? È una macchina il cui scopo è quello di produrre fasci di ioni o particelle subatomiche (elettroni, positroni, protoni, antiprotoni ecc.) con "elevata" energia cinetica (energia di un corpo in movimento). Tali macchine vengono usate principalmente per scopi industriali (60%) (impiantazione di ioni, sterilizzazione), medici (35%) (produzione di isotopi radioattivi, terapia adronica, ecc.), per studiare la struttura dei materiali (ad esempio sfruttando la radiazione di sincrotrone) o per scopi di ricerca (5%) in fisica delle particelle (un fascio di particelle di elevata energia permette di sondare oggetti di dimensioni molto piccole).


TANDEM: Il Polo delle Scienze, dell’Università Federico II, ospita l’acceleratore elettrostatico TANDEM, un acceleratore di particelle il cui scopo è quello di produrre fasci di ioni o partice

lle subatomiche. In particolare vanno menzionate: tra le attività di ricerca, la fisica nucleare con fasci di bassa energia, lo studio di rivelatori di particelle (test di funzionamento e nuovi materiali), la biofisica (irraggiamento di campioni biologici); tra le attività applicative, la spettrometria di massa ultrasensibile (datazione con il 14C), l’analisi elementare per applicazioni nel campo industriale e dell’ambiente, l’impiantazione ionica per attività industriali e per lo studio di dispositivi elettronici.

MODA: Tra le attività di eccellenza del Polo delle Scienze, vi è il sistema MODA, un sistema per la deposizione di film sottili per il controllo ottico ed elettronico dei processi di crescita dei materiali e per la loro successiva caratterizzazione "in situ". Il sistema consente il controllo alla "nano-scala" delle interfacce tra i diversi strati, per realizzare materiali con funzionalità particolari e permettere la realizzazione di dispositivi elettronici innovativi basati sugli ossidi per la componentistica elettronica di nuova generazione.

LIDAR: Inoltre, per la conoscenza delle cosiddette “particelle sottili” è stato messo a punto il LIDAR, un dispositivo per la caratterizzazione chimico fisica dell'atmosfera basato sulla tecnica del laser radar per lo studio del particolato atmosferico e delle dinamiche di formazione, trasporto e distribuzione di specie inquinanti.

Hai domande? Puoi formularle per poi girarle agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita.

Dopo il percorso ogni classe raccoglierà le proprie impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso. Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza.

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Altre schede

Nei prossimi post inseriremo tutte le schede relative alle aree e alle visite che faremo durante "Scienziato per un giorno". Tutte le schede hanno, in fondo, la sezione commenti e soprattutto i tag, che sono gli utili marcatori che servono a raggruppare tutti gli interventi che hanno lo stesso argomento.
Un esempio? Se siete interessati all'area della Geologia Marina, vi basterà cliccare sulla parola "geologia marina" che trovate sulla colonna TAG, a destra, e subito vi appariranno tutti gli interventi con quell'argomento.
Tutto chiaro? Continuiamo con le schede, allora.

CIBERNETICA

SCHEDA INTRODUTTIVA

CIBERNETICA
Martedì 25 novembre
h 10.00-12.00
CNR Istituto di Cibernetica “E.Caianiello”



Il termine “cibernetica” sa di moderno ma in realtà è molto antico. I Greci indicavano con questa parola i timonieri. Il campo degli studi e delle applicazioni della cibernetica è molto vasto e tocca varie discipline fra cui la biologia, la fisica, la matematica, la robotica, l’ingegneria e l’informatica. La teorizzazione di quest’area scientifica è ad opera di Wiener e in Italia le sue idee fecero presa soprattutto sui fisici. I principali gruppi di ricerca cibernetici italiani appartengono alla scuola napoletana e la scuola operativa italiana. La scuola napoletana fu fondata da Eduardo Caianiello a Napoli come gruppo interdisciplinare tra il dipartimento di fisica dell'università di Napoli e l'istituto di cibernetica del CNR di Pozzuoli. Esattamente il centro che visiteremo.

L’Istituto di Cibernetica “Emilio Caianiello” (in via Campi Flegrei, Pozzuoli) è da anni all’avanguardia nella ricerca in vari settori: dallo studio della fisica della materia condensata (con laboratori la cui estensione raggiunge i 1230 mq) alle Neuroscienze (notevoli sviluppi sono stati eseguiti nelle tecnologie abilitanti come la magnetoelettroencefalografia). Grazie al lavoro di tante menti è stato possibile creare sistemi computazionali incredibili che svolgono calcoli e supercalcoli, reti telematiche complesse (l’ultimo progetto è la Grid Computing), archivi dagl’innumerevoli dati e memoria potenzialmente infinita e realizzazione di vere e proprie intelligenze artificiali. Inoltre dai laboratori dell’istituto sono stati perfezionati strumenti che in questo momento danno una grossa mano nel campo medico:

• Sistema magnetometrico SQUID multi sensoriale per il monitoraggio del ferro epatico in pazienti talassemici (presso l'Ospedale Garibaldi di Catania).

• Sistema magnetometrico SQUID per suscettometria magnetica “in-vitro”, un secondo metodo per determinare la quantità di ferro nei principali depositi del nostro organismo, ossia milza e fegato (presso l’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori “Fondazione G.Pascale” di Napoli).

Un interessante tour in uno dei maggiori centri di ricerca italiani ed europei, percorrendo un filo sottilissimo che connette campi di ogni genere (informazione, medicina, fisica…) al fine di riuscire ad immaginare le numerose potenzialità dell’ingegno umano. Chiedi pure ciò che vuoi, formula le domande per poi potrai farle agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita. Al termine della visita ogni classe raccoglierà impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso.

Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza. Non ci resta che farti l’in bocca al lupo e per qualsiasi informazione scrivi a scienziatoperungiorno@gmail.com, e visita il blog www.scienziatoperungiorno.blogspot.com, indirizzando qualsiasi dubbio o domanda a Giuseppe e Mattia, che sono i tuoi referenti per “Scienziato per un giorno”.

GEOLOGIA MARINA

SCHEDA INTRODUTTIVA

Geologia Marina

venerdì 28 novembre 2008

h 10.00-12.00

CNR – Istituto Ambiente Marino Costiero (IAMC)

Calata Porta di Massa, porto di Napoli


«Chi ha il dominio del mare,

ha il dominio di tutto»

Temistocle



Cosa è la Geologia marina? Una branca della Geologia. Più precisamente, è quella che si occupa dello studio dell'ambiente marino.

Come fa a studiarlo? Attraverso scienziati che lavorano sia attraverso l'osservazione diretta, che attraverso lo studio di discipline quali l'oceanografia fisica, la chimica delle acque, la geofisica marina, la sedimentologia, la biologia marina...

A cosa serve? A capire cosa c’è sotto il mare, sotto quella distesa che a noi sembra uniforme ma che in realtà si sviluppa come un vero e proprio paesaggio. A quali mondi si celano sotto le onde, come le coste si sviluppano anche sott’acqua e quali sono state le dinamiche cha hanno formato un simile panorama marino.

La geologia marina aiuta a fare questo, ma non è certo una scienza facile, dal momento che è difficile l’osservazione diretta dei fondali. Ci si serve quindi di apparecchiature molto sofisticate che permettono di osservare i fondali con onde acustiche, con apparecchi sonar o con onde sismiche fino all'interno della crosta terrestre.

È importante conoscere bene questi processi geologici poiché ciò permette anche di tenere sotto controllo e monitorare le attività del misterioso mondo del mare e degli oceani, dei vulcani sottomarini, gli spostamenti delle zolle e i movimenti che portano al formarsi di fratture e faglie del fondale.

In questo contesto, L'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero (IAMC) è il luogo in cui si riuniscono sezioni che tradizionalmente si occupano di tematiche inerenti l'ambiente marino. Gli studiosi compiono ricerche su questi temi, è all'IAMC sono raggruppate circa 230 unità di personale tricercatori, tecnologi, tecnici, operatori, assegnisti, borsisti, dottorandi e contrattisti.

L'Istituto dispone di numerosi laboratori modernamente attrezzati, di strumentazione avanzata per la ricerca a mare e di diverse imbarcazioni.

Potremmo vedere come lavorano questi studiosi e scoprire insieme tutti gli interrogativi legati al mare e al suo fondale.

Quindi, non risparmiate le domande, da formulare e girare agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita.

Al termine della visita ogni classe raccoglierà impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso. Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza.

Non ci resta che farti l’in bocca al lupo e per qualsiasi informazione scrivi a scienziatoperungiorno@gmail.com, e visita il blog scienziatoperungiorno.blogspot.com, indirizzando qualsiasi dubbio o domanda ad Antonio e Marianna che sono i tuoi referenti per “Scienziato per un giorno”.

Scienziati per un giorno al De Nicola

Oggi siamo stati presso l'Istituto De Nicola di Via E A Mario, 16. E' stata una giornata molto interessante, abbiamo incontrato alcune classi che visiteranno L'Istituto di Cibernetica Caianiello di Pozzuoli e l'Istituto per l'ambiente marino e costiero di Calata porta di massa.
Aree di ricerca: CIBERNETICA e GEOLOGIA MARINA. Come non interessarsi a queste materie? Infatti i dibattiti scaturiti con i ragazzi, guidati anche dalla gentilissima prof.ssa Mundo, hanno portato alla elaborazione di numerose domande, che gireremo agli esperti durante le nostre visite. Ora mi raccomando, comunicate in tanti sul nostro blog! Dovrà diventare un luogo di dibattito e confronto.
Di seguito troverete le schede e gli approfondimenti relativi alle materie.

Un giorno per riflettere

Impossibile non percepire l'agitazione che sta muovendo le scuole, gli istituti di ricerca, le Università, e a cascata padri, madri. E nessuno deve sentirti escluso.
Si sta tentando di minare il futuro, di ridimensionare una grandissima ricchezza: il sapere.
Non si può restare con le mani in mano davanti a questa situazione. Domani Città della Scienza- Fondazione IDIS sospenderà tutte le attività, e noi aderiamo a questa protesta partecipi nel dissenso.

"Scienziati per un giorno"

BIOLOGIA / BIOTECNOLOGIA

SCHEDA INTRODUTTIVA

BIOLOGIA BIOTECNOLOGIA

Dipartimento di Neuroscienze, GEAR Centro Regionale di Competenza in Genomica
lunedì 24 novembre 2008
h 10,00 -12,00
Visita ai laboratori della Torre Biologica e dibattito
Torre Biologica, via S. Pansini, 5, Napoli

Dipartimento di Biologia e Patologia cellulare e molecolare “L.Califano”, Università Federico II
martedì 25 novembre 2008
h 10,00 -12,00
Visita ai laboratori della Torre Biologica e dibattito
Torre Biologica, via S. Pansini, 5, Napoli

BIOTEKNET Centro Regionale di Competenza in Biotecnologie Industriali
lunedì 24 novembre 2008
h 10,00 -12,00
Visita ai laboratori di ricerca
via S. Andrea delle dame 7 (1° Policlinico) Napoli

Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta, dell'Ambiente e delle Produzioni Animali, Università Federico II
giovedì 27 novembre 2008
h 10,00 -12,00
Visita al Laboratorio di Biotecnologie Vegetali della Facoltà di Scienze Biotecnologiche
c/o Complesso Mascabruno nella sede della Facoltà di Agraria, Via Università 100, Portici



«Il matrimonio tra biologia e informatica
ha provocato un'accelerazione nello sviluppo
dei nuovi prodotti ma anche nuovi problemi»
Jeremy Rifkin, 2003

La
Biologia studia tutto ciò che riguarda la vita, fra questo ampio spettro di studi e campi di ricerca rientra anche la Biotecnologia. Le biotecnologie sono applicazioni tecnologiche alla biologia.
Gli sviluppi e gli enormi passi in avanti della scienza in questi campi si fondano, sulla ricerca e la comprensione delle basi molecolari del DNA, ossia lo studio di “pezzi” della catena di DNA che, in alcuni soggetti, possono risultare alterate ed essere causa di patologie.

GEAR: L’identificazione di nuovi target molecolari, ossia di bersagli per le molecole di farmaco, e sistemi innovativi per la diagnosi e la terapia di malattie umane, costituiscono i campi d’azione della GEAR (Centro Regionale di Ricerca Genomica) che ha sviluppato numerosi sistemi sperimentali per identificare e validare molecole da studiare come farmaci candidati per patologie umane. In particolare, sono state sviluppate analisi genomiche per l’identificazione di marcatori diagnostici, e di monitoraggio delle malattie. L’elemento nuovo sta nella possibilità di agire in campo diagnostico e terapeutico per determinate malattie.
Il Centro ha la capacità di generare, gestire e studiare animali modificati geneticamente con la comprovata esperienza, sia nazionale sia internazionale, nell’analisi genomica fondamentale per lo sviluppo di prodotti commerciali utilizzabili da aziende del settore biomedico. I principali vantaggi competitivi della Gear sono rappresentati dalla eccellente qualità scientifica delle attività svolte e dal collegamento diretto con ambiti clinici nei quali sono da tempo sviluppate attività di ricerca e di sviluppo. L’expertise, la qualità, il know-how e la tecnologia presenti nel Centro sono di supporto a partner industriali che hanno la possibilità di utilizzare strumentazioni e servizi per sviluppare nuovi prodotti diagnostici.

DIP.TO BIOLOGIA E PATOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE “CALIFANO”: In sinergia, il Centro Regionale di Competenza in Genomica, Dipartimento di Biologia e Patologia cellulare e molecolare, si dedica allo sviluppo di nuovi farmaci e procedure diagnostiche per le malattie umane. L’attività di ricerca si fonda sullo studio strutturale e funzionale della cellula, studio proprio della biologia molecolare. Questa è una branca della biologia che studia gli esseri viventi a livello dei meccanismi molecolari alla base della loro fisiologia, ossia del loro funzionamento, concentrandosi in particolare sulle interazioni tra le macromolecole, ovvero proteine e acidi nucleici (DNA e RNA) che rappresentano i “mattoni” organismi viventi.

BIOTEKNET E DIP.TO DI AGRARIA: Il percorso, inoltre, prevede un affascinante itinerario nelle due branche della biotecnologia, quali: la biotecnologia industriale, nota anche come “White Biotechnology”, ossia biotecnologia bianca, di cui si occupa il BioTekNet, e la cosiddetta “Green Biotecnology”, ossia biotecnologia verde, di cui invece si occupa il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II.
In particolare, il Centro Regionale di Competenza in Biotecnologie Industriali BioTekNet nasce con l'obiettivo di mettere a disposizione del mondo della produzione, con una logica di integrazione e potenziamento, il rilevante patrimonio di competenze biotecnologiche esistente in Campania. L'attività di BioTekNet è particolarmente focalizzata sullo sviluppo di processi industriali e di tecnologie che utilizzano sistemi biologici o loro componenti, con particolare riferimento a:
• nuove tecnologie fermentative
• biosensori innovativi
• biosistemi per la depurazione delle acque
• applicazioni biologiche avanzate per il settore alimentare
• enzimologia industriale.

L’attività di ricerca del dipartimento di Agraria, invece, è nel settore applicato ai processi agricoli, tra le cui applicazioni figura la modificazione di organismi per renderli in grado di crescere in determinate condizioni ambientali o nutrizionali, con un impatto ambientale minore rispetto ai processi agricoli classici.

Di sicuro da questo affascinante percorso sorgeranno curiosi interrogativi: queste domande puoi formularle per poi girarle agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita.
Dopo il percorso ogni classe raccoglierà le proprie impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso. Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza.
Non ci resta che farti l’in bocca al lupo, e per qualsiasi informazione scrivi a scienziatoperungiorno@gmail.com e visita il blog www.scienziatoperungiorno.blogspot.com, scrivendo direttamente a Giuseppe e Mattia che sono i tuoi referenti.

Per approfondire: Il secolo biotech, Jeremy Rifkin, Baldini & Castoldi, 2003.

ASTRONOMIA

SCHEDA INTRODUTTIVA

OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI CAPODIMONTE

Mercoledì 26 novembre 2008

h 10.00-12.00

Osservazioni al telescopio


«Per aspera ad astra»

Attraverso le asperità alle stelle

Seneca



Cos'è una Stella?

Un corpo celeste che brilla di luce propria.

La pura e semplice definizione affascina ma non rende l’idea dell’immensa importanza di questi magnifici puntini luminosi che ammiriamo con il buio. Le stelle sono incastonate nel cielo da decine miliardi di anni, un periodo di tempo che va rapportato ai circa 4 miliardi di anni del pianeta Terra, per capirne la portata. É quindi facile intuire come le stelle siano veri e propri pilastri della storia del nostro universo, perché lentamente e inesorabilmente, hanno vissuto e influenzato, eventi eccezionali come l’evolversi della vita sul nostro pianeta fornendoci l’energia necessaria. Anche in questo momento dal Sole arrivano decine di GigaWatt di energia. Già, il Sole, non dimentichiamoci che è una stella e grazie a lui è possibile la vita, l'energia del sole viene convertita in energia chimica dalle piante danno luogo alla fotosintesi clorofilliana, per la sopravvivenza di uomini e animali.

Le stelle sono vita, e nonostante siano i corpi più luminosi della volta celeste, riservano ancora oggi oscuri segreti...

Nel 2005 le Nazioni Unite hanno proclamato il 2009 l’Anno mondiale dell’Astronomia, promuovendo numerose iniziative per far conoscere le stelle nel mondo, anche all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte (OAC) che visiteremo il 26 novembre. L’OAC è un istituto storico del meridione e nel corso degli anni si è dotato di attrezzature uniche per promuovere la cultura astronomica, studia la complessa macchina solare e l’ambiente circostante, le proprietà ed i meccanismi evolutivi delle stelle e delle galassie, si occupa di conoscere e approfondire il processo evolutivo dell’universo, lungo 15 miliardi di anni. Servendoci dei telescopi, che da mezzo secolo ci aiutano con le loro potentissime lenti e meccanismi ottici a scrutare al di là del visibile e dell’immaginabile, potremmo vedere le stelle e scoprire i segreti insieme agli esperti dell’OAC che ci accompagneranno. Esistono diversi tipi telescopi, a seconda se lavorino con la luce bianca o con altre radiazioni. L’inventore di questo prezioso strumento è stato Galileo Galilei. E all’Osservatorio Astronomico potremmo scrutare il cielo da una prospettiva nuova ed emozionante grazie ai telescopi di nuova generazione.

Di sicuro sorgeranno curiosi interrogativi: cos’è una stella cadente? Perché si verifica l’eclissi? Queste domande puoi formularle per poi girarle agli esperti con l’aiuto dei giornalisti scientifici che ti faranno compagnia per tutto il percorso, prima dopo e durante la visita.

Dopo l’osservazione ai telescopi dell’Osservatorio ogni classe raccoglierà le proprie impressioni e stilerà un report, con questo concorrerà – insieme alle altre scuole che partecipano a “Scienziato per un giorno” – ad un concorso. Il miglior report sarà premiato dalla Fondazione Idis-Città della Scienza.

Non ci resta che farti l’in bocca al lupo e per qualsiasi informazione scrivi a scienziatoperungiorno@gmail.com e visita il blog scienziatoperungiorno.blogspot.com, indirizzando qualsiasi dubbio o domanda a Marianna e Mattia, che sono i tuoi referenti per “Scienziato per un giorno”.


Per approfondire visita il sito dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte:

http://www.na.astro.it/

Partiti!

Oggi il Team di Scienziato per un giorno è stato presso la scuola Mazzini di Via Solimena.
Abbiamo incontrato i ragazzi di numerose classi, dalle prime alle quinte. Tutti più o meno interessati al progetto e agli intinerari, tutti - speriamo - consci della enorme importanza di una simile esperienza.
Incontrare da vicino un esperto, uno scienziato, vedere come e dove opera e capire osservando da vicino il suo ambiente di lavoro, è una opportunità fantastica, utile non solo ad apprendere nuove conoscenze sul campo, ma soprattutto ad orientare le scelte immediate o future di tanti alunni.
Iniziamo quindi insieme questa avventura, che dalle aule si trasferisce sulle pagine virtuali del web.
Di seguito riporteremo le schede introduttive consegnate stamattina ai docenti e agli alunni.
In avanti ci saranno altri post di approfondimento sulle varie tematiche.
Per qualsiasi dubbio è possibile scrivere alla mail scienziatoperungiorno@gmail.com.
Buon viaggio e buona scienza, allora, con Scienziato per un giorno.